“Se hai visitato siti porno nel 2015, anche nella modalità incognito, devi aspettarti che presto, a sorpresa, venga pubblicata tutta la tua cronologia, allegata al tuo nome”. È l’avvertimento di Motherboard, canale di Vice specializzato in scienza e tecnologia, rivolto agli utenti. Il rischio è che le pagine porno o quelle per ricercare escort visitate possano essere memorizzate e poi tracciate dagli hacker che poi potrebbero, attraverso la creazione di un database apposito, rendere noto l’identità degli utenti e la loro cronologia privata via mail o via Facebook. Possibile?
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A quanto pare sì. Brett Thomas, ingegnere dei software e autore del post, spiega che “ogni sito che visiti salva abbastanza dati da riuscire a penetrare dall’account al browser che usi e il tuo browser immagazzina ogni informazione possibile su di te, che poi usa per identificarti mentre navighi nel web si tratta di linkare la stessa impronta ad un altro sito, che sia Facebook o il New York Times o Pornhub”. Ecco quindi cosa potrebbe succedere stando ai dati dell’inchiesta: “Basta che qualcuno risalga alle credenziali d’accesso usate per un solo sito che conosce il tuo nome e scopra gli accessi usati per una sola pagina vietata ai minori – scrive Thomas – potrebbe così accedere alla lista dei siti porno visitati. Tutto ciò che occorre sono due violazioni di dati nominali e un adolescente intraprendente desideroso di creare scandalo”.
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