Quello di James Foley non è destinato a rimanere l’ultimo caso di decapitazione nello scontro di civiltà che oppone gli estremisti islamici all’Occidente. Dall’Egitto arriva un altro video shock dei jihadisti, questa volta vicini ad al-Qaeda: quattro persone vengono decapitate con un coltello dal loro boia a volto coperto. Poi le teste vengono appoggiate sui cadaveri, mentre il suolo si tinge di sangue. Autori del barbaro pluriomicidio sono i guerriglieri jihadisti di Ansar Bayt al-Maqdis, che accusavano i quattro di essere spie del Mossad e di aver fornito informazioni a Israele per poi effettuare raid aerei che hanno uccisi tre militanti estremisti. I corpi dei quattro erano stati ritrovati diversi giorni fa nel Sinai, ma le modalità tragiche del loro assassinio sono state conosciute solo con la diffusione del video.
Nel video i gerrigilieri spiegano che «il nostro obiettivo non è tagliare teste ma impedire i danni ai musulmani». Poi si passa ai farneticanti capi di imputazione: «Dio ci ha consigliato di non essere amici di ebrei e cristiani e chiunque contraddice l’ordine divino sarà come loro. Gli ebrei devono capire che la nazione islamica si è risvegliata, tutti i loro piani e complotti sono noti. Per voi sarà l’inferno». E infine la decapitazione e la macabra e insopportabile esibizione delle teste.
