Chi è Veronica Lain? Laureata in finanza alla Fordham University e stagista presso una nota banca d’affari, ha preso una decisione di quelle che rientrano nella filosofia del “mollo tutto”: ha lasciato il suo promettente lavoro per dedicarsi al porno. Perché? “Una vita che passavo seduta sotto luci fluorescenti per 8 o 12 ore al giorno, prendendo ordini da gente che con me faceva giochi di potere? Onestamente non amo l’autorità né la monotonia. Non volevo passare dieci anni dietro la scrivania prima di raggiungere il successo”. E il successo, invece, se ci sai fare coi film a luci rosse arriva.
(continua dopo la foto)
Intervistata da Daily Beast spiega il lavoro che svolgeva a Wall Street: “La mia azienda aveva una enorme quantità di dati da analizzare e sistemare. Ma avevo anche buone idee e quindi sempre più un ruolo di responsabilità. Volevano che restassi a tempo pieno ma ho scelto un’altra strada”.
Le chiedono perché la scelta di quel settore particolare. “È una cosa personale, non è una decisione che vale chiunque nella mia stessa situazione. Ho cercato molto, in vari settori, e l’industria del porno mi è sembrata davvero qualcosa di diverso. Fa affari esattamente come venti anni fa, solo in un nuovo clima tecnologico. A una come me permette di essere chiassosa, di rottura, con una grande personalità”. Ma soprattutto, aggiunge, “mi piace davvero tanto il sesso”.
Come è stato fare la prima scena del film? “Molto divertente. La giornata è trascorsa tra trucco, aggiustamenti, foto. La scena è stata la parte che è durata di meno, ma si tratta di 35 minuti di sesso hardcore. Non sono stata timida, mi sentivo a mio agio”.
Ma lei, assicura, “non voglio essere solo una pornostar. Ho un background nel mondo degli affari e voglio sfruttarlo. So cosa serve all’industria del porno per aumentare gli incassi e generare prosperità”. Come? “Innanzitutto ho chiuso un accordo con il sito d’incontri ArrangementFinders.com, prima società non porno che ha un “product placement” in un film porno. I soldi che queste aziende sono disposte a pagare per essere viste dai nostri spettatori è maggiore del costo di produzione di un film porno. È questa la strada”.
Molla un lavoro da 85mila euro l’anno e se ne va ai Caraibi: “Volete sapere che faccio ora?”
