Un iniziativa per dire no alla strage di agnelli e capretti a Pasqua. Era l’iniziativa proposta da Valentina Palanca, 28enne di Mola di Bari, che per l’occasione aveva adottato un capretto. Pasqualino, questo il nome del piccolo ovino, è stato il testimonial dell’evento #laltrapasqua, che aveva lo scopo di sensibilizzare gli italiani sulla morte degli agnelli e dei capretti durante il periodo di Pasqua, perché ”non c’è differenza tra un animale da reddito e uno da compagnia”. ”Quando passeggio in città lo chiamano tutti, per strada, dai balconi…”, racconta Valentina al Corriere del Mezzogiorno. ”Tanti concittadini hanno rinunciato a imbandire le proprie tavole pasquali passando dal macellaio. Guardandolo, giocando con lui, – continua – si sono resi conto di qualcosa. Non riuscivano a credere che quell’animaletto giocoso potesse trasformarsi nel cibo che erano soliti consumare”. La 28enne, istruttrice di pattinaggio, viveva già con tre cani e diversi gatti e pensava di tenere il piccolo Pasqualino solo per il periodo dello svezzamento, per poi sistemarlo da qualche altra parte. L’amore per lui, però, ha preso il sopravvento, e adesso Valentina ha attrezzato una zona del giardino appositamente per lui. Per la gioia dei suoi concittadini, che tanto si divertono a giocare con lui per le strade del paese.
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