Minaccia denunce il padre di Amy Winehouse, furioso dopo aver visto il documentario sulla figlia che debutterà al festival di Cannes. Secondo il padre della celebre cantante, morta nel 2011 a soli 27 anni, ci sarebbero numerosi punti non corrispondenti alla realtà: “Già dall’inizio la squadra del film aveva un’idea fatta e finita di quello che voleva fare”, ha riferito al Sun, Mitch Winehouse.
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“E non ha lasciato che qualcuno si mettesse di mezzo, neppure la verità, neppure gli amici di Amy. Vengo raffigurato come un padre assente, durante i suoi ultimi anni. Si dà l’impressione che la famiglia non ci fosse. Ma io ero lì, eravamo da lei tutti i giorni ed Amy mi telefonava anche sette volte al giorno. Ma di questo nel film non c’è traccia”.
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Mitch non è d’accordo nemmeno sulla forte presenza dell’ex marito di Amy, Blake Fielder-Civil, che nel documentario viene lasciato libero di parlare a lungo, rendendo un pessimo omaggio alla memoria della figlia. Ora gli avvocati della Amy Winehouse Foundation visioneranno il documentario e valuteranno l’eventualità di esporre denuncia.
Amy Winehouse-Rehab (Acoustic) from James Sullivan on Vimeo.