Incrociando le dita si può influenzare il modo in cui il cervello elabora il dolore e in alcuni casi questo si riduce. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’università di Verona e l’University College London. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Current Biology e suggerisce la possibilità che il dolore possa essere modulato applicando altri stimoli sul corpo e modificando la posizione della parte del corpo dolorante. Così facendo si potrebbe influenzare il modo in cui il nostro cervello elabora il dolore. ‘’Lo studio – spiega l’università di Verona – è stato condotto utilizzando il fenomeno dell’illusione della griglia termica. Un metodo controllato che permette di attivare il sistema del dolore, senza tuttavia produrre un effettivo danno della pelle e che si produce applicando un sistema di temperature caldo-freddo-caldo sulle dita. La sensazione di bruciore che caratterizza l’illusione è dovuta all’interazione fra tre vie sensoriali: quella del caldo, quella del freddo e quella del dolore. Il caldo riduce l’attività dei recettori del freddo. Normalmente, l’attività dei recettori del freddo inibisce i nocicettori, ossia i recettori del dolore. Riducendo l’inibizione dei recettori del freddo, le cellule del dolore si attivano. Questo evoca la sensazione di bruciore caratteristica dell’illusione della griglia termica’’.
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