Lei si chiama Veronica Bolina è una transgender arrestata e aggredita a San Paolo, in Brasile. Le foto di lei con le mani legate e volto tumefatto sono state postate su Facebook e sono diventate virali grazie all’hashtag #SomosTodasVerônica. La donna, sospettata di aver tentato di uccidere il suo vicino di casa, è stata arrestata dalla polizia e dopo circa una settimana dalla sua reclusione, sono apparse le immagini di lei brutalmente aggredita in carcere: Veronica è nuda, con le mani legate dietro la schiena, i piedi ammanettati, il viso sfigurato dai tagli, circondata dalla polizia. Nonostante le foto messe in rete Veronica nega tutto dicendo che “gli agenti avrebbero solo fatto il loro lavoro. Non mi hanno torturato. A ogni azione corrisponde una reazione. Hanno dovuto usare le loro regole per prendermi. E appena sono stata presa, non mi hanno torturata”. Secondo la polizia la donna è stata picchiata dagli altri prigionieri perché vista toccarsi le parti intime. Il profilo della transgender su Facebook ha diverse segnalazioni di persone che dicono di conoscere Veronica e che l’audio in cui nega il pestaggio sarebbe un falso. Secondo molti, infatti, sarebbe stata picchiata solo perché trans.
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Veronica Bolina ripresa durante il pestaggio