Volete trovare lavoro? E allora lasciate perdere tutte le strategie che avete adottato sinora, a partire dall’aver un buon curriculum vitae. Lo scrive oggi La Repubblica, sulle cui colonne viene riportata la ricetta per essere assunti da Google (l’azienda è prima in classifica tra i “migliori datori di lavoro negli Stati Uniti”) . Ebbene, cosa dovete fare? Non perdete troppo tempo col vostro cv, non è così importante aver studiato in una super- facoltà. Non conta dove avete fatto uno stage o qual è stata la vostra precedente esperienza di lavoro. Non allenatevi troppo per il fatidico colloquio, che sarà molto diverso dalle vostre aspettative. Sarete messi alla prova, con un test “reale”, una simulazione del lavoro che vi attende.
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Tutte le mosse per trovare un impiego le ha affidate il capo del personale di Google, Laszlo Bock, al manuale, Work Rules! , che è appena uscito in America. Un punto fermo: i criteri per entrare a far parte della squadra di Googleplex (il nome del campus-quartier generale, a Mountain View nella Silicon Valley) sono terribilmente esigenti. Tra le massime che riassumono l’alto livello di esigenze fissato a Googleplex: “Assumi solo chi è più bravo di te.
Google cerca i “generalisti”, dalla mente aperta, flessibili e versatili, capaci di imboccare percorsi imprevisti, dunque di innovare. Per un’azienda che riceve due milioni di candidature all’anno, Google investe una quantità sorprendentemente elevata del suo tempo “umano” a esaminare i potenziali assunti. La qualità più ricercata è “l’abilità cognitiva”, misurata in situazioni concrete. I migliori neo-assunti? “Sono quelli che non cercano neppure un lavoro”, spiega Bock, che va a stanare talenti che non sono affatto sul mercato, spesso imprenditori di se stessi, creatori di start-up.
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