La notizia è di quelle destinate a innescare polemiche. A utilizzare l’espressione “vu’ cumprà”, tipica di un passato poco attento alla forma verso i migranti, è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: Questo il passaggio di un suo discorso più ampio: «Ho firmato una direttiva per rafforzare i controlli sulle spiagge contro l’abusivismo commerciale, i vu’ cumprà e le merci contraffatte». E ancora: «Con questa direttiva facciamo un passo in più contro la contraffazione e tuteliamo la serenità e la quiete degli italiani in vacanza che sono stanchi di essere molestati dai vu’ cumprà». Critiche immediate sono piovute sul titolare del Viminale considerando la scelta dei termini poco opportuna per un ministro della Repubblica. E, inoltre, pur non nascondendo il problema della contraffazione che al made in Italy sottrae una fetta importante del mercato, in molti si sono chiesti se l’equazione tra gli ambulanti extracomunitari e il falso sia così automatica. Del resto le merci proposte dai venditori di spiaggia sono le più varie. O se anche il mettere in relazione gli ambulanti alla sicurezza dei luoghi sia così legittimo.