L’amore non è logica? Fino a un certo punto. Leggere Edward Frenkel farà cambiare idea. Per lui la matematica è stata amore e salvezza. Il più delle cose accade secondo algoritmi, schemi. L’amore, inteso nel senso più ampio possibile, è un’eccezione? L’obiettivo più profondo di Frenkel è mostrare al lettore che la matematica è fonte di profonda conoscenza senza tempo, che arriva al cuore di ogni cosa e ci unisce attraverso le culture, i continenti e i secoli. Il suo sogno è che tutti possano vedere, apprezzare e ammirare la bellezza magica e l’armonia di idee matematiche, formule ed equazioni. «Perché tutto ciò dà molto più senso al nostro amore per il mondo e per gli altri esseri umani», dichiara Frenkel. Quando era ragazzo, in Unione Sovietica, la sua origine ebrea precludeva lo studio universitario della matematica, considerata conoscenza sensibile per la sicurezza dello Stato. Ma fu proprio quella scintilla d’amore scoccata all’ultimo anno delle superiori a convincerlo a coltivare una passione che da clandestina sarebbe poi uscita alla luce del sole.
Questo libro, comunque, racconta due storie. C’è la passione travolgente di un matematico per il suo lavoro. E poi c’è la storia straordinaria della vita di quel matematico, Edward Frenkel: per lui i numeri non sono stati solo una grande passione, ma anche uno strumento di libertà e la chiave per sfuggire al regime oppressivo e antisemita dell’Unione Sovietica. Al centro di questo suggestivo saggio autobiografico c’è poi un messaggio ancora più profondo: l’invito a un nuovo modo di pensare, a rompere le barriere del convenzionale, a considerare la matematica come una fonte di conoscenza senza tempo.
Amore e matematica
di Edward Frenkel
Editore Codice, pp. 416, euro 24,90