È uno dei volti familiari del giornalismo televisivo italiano, e in questi giorni la vediamo in diretta dal Vaticano, dove sta seguendo con professionalità e compostezza le solenni esequie di Papa Francesco. Roberta Ferrari, inviata speciale del TG1 per la copertura dei funerali del Pontefice, ha accompagnato milioni di telespettatori italiani in questo momento storico e di grande commozione.
Roberta Ferrari è da giorni il volto del TG1 impegnato a raccontare ai telespettatori italiani il lutto mondiale per la morte di Papa Francesco, seguendo passo dopo passo i funerali e l’immensa partecipazione popolare che ha invaso Roma. Ma non è la prima volta che la giornalista si trova nel mezzo di una folla oceanica. Chi ha buona memoria ricorderà bene una diretta piuttosto movimentata del dicembre 2022, da Buenos Aires.

Papa Francesco, chi è la giornalista del Tg1 Roberta Ferrari
In quell’occasione, la Ferrari si trovava tra milioni di tifosi argentini in delirio per il ritorno in patria della Coppa del Mondo, vinta da Messi & Co ai Mondiali del Qatar. Era il trionfo atteso da 36 anni, e la capitale argentina era esplosa in una festa collettiva senza freni. Proprio durante l’edizione delle 20 del telegiornale, la giornalista ha tentato un collegamento in diretta, che si è trasformato rapidamente in una vera e propria impresa di sopravvivenza.

Roberta Ferrari prova a parlare, ma una trombetta le suona a mezzo centimetro dall’orecchio. Qualcuno le urla contro di tutto, altri la spingono, la strattonano, e infine un tifoso avvolto nella bandiera biancoceleste dell’Argentina si prende la scena stampandole un bacio sulla guancia, lungo e invadente.



L'eroina del giorno è Roberta Ferrari in collegamento per il Tg1 dalle strade di #BuenosAires e travolta dall'entusiasmo dei tifosi. @Cinguetterai@nonleggerlo#ArgentinaVsFrance #Messi #Argentina pic.twitter.com/65znKMmxIv
— Vincenzo Pastore (@VincePastore) December 20, 2022
Lei, da professionista, cerca di mantenere la calma, ma il collegamento viene infine interrotto. L’episodio, che all’epoca fece sorridere e discutere, è tornato alla mente di molti ora che la Ferrari si trova di nuovo a gestire un evento mondiale come la morte del papa.