Arisa racconta i retroscena del suo Festival di Sanremo. Ospiti ieri sera di Daria Bignardi a Le Invasioni barbariche, la cantante si è lasciata andare. Prima domanda sul suo modo estroso di comportarsi in pubblico e sul ridondante “Ci sei o ci fai?”, che ormai primeggia nelle maggiori interviste: “Ho sempre avuto paura di questo mio lato molto simpatico perché temo che mi confondano con un personaggio e non mi prendano sul serio come cantante. Spero – ha detto – di non cadere nella tentazione di altri programmi, anche se la possibilità di lavorare in una sola città in modo stabile mi affascina… sì, ho già avuto altre proposte. In futuro voglio fare quello che faccio in una maniera in cui mi ci sento dentro. Sanremo è una parentesi che si fa una volta, una specie di seminario. Ci hanno chiamato a fare una cosa che non era la nostra e io, si sa, sono un po’ sciroccata. Quando sono troppo presente a me stessa divento troppo adulta, cinica, e non mi piace. Ci vuole un po’ di leggerezza nella vita. La mia vita è leggera”.
E sul reggiseno non indossato durante la prima serata del Festival, ha rivelato: “Il vestito non mi piaceva con quello che avevo sotto, ma avevo messo i copricapezzoli, pensavo sarebbero bastati, ma dimentico sempre di non avere più 20 anni. Comunque non ho molte richieste provocatorie…. tanto ho il fidanzato. Non voglio dirlo ad alta voce, ma sono abbastanza felice”. Cosa le ha insegnato davvero questo Sanremo? “Mi ha insegnato a comprendere maggiormente mia madre, perché ho capito cosa significa dover sorridere per forza quando ti fa male la schiena. Mi sono sentita più donna, non più grande. È stato molto bello”.
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