Importanti modifiche regolamentari sono in arrivo nell’Unione Europea con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi di **plastica monouso**. A partire dal 1° gennaio 2030, l’UE metterà in atto un divieto che colpirà una serie di prodotti comunemente usati, dalla bustina di zucchero al latte monodose, tradizionalmente serviti assieme al caffè nei bar e ristoranti italiani. Questa decisione, parte del **Regolamento sui Rifiuti da Imballaggio (PPWR)**, mira a promuovere pratiche più sostenibili e ridurre l’uso della plastica nei paesi membri, uniformando le leggi a livello continentale.

Settore della ristorazione e dell’ospitalità colpito. Oltre a latte e zucchero, il nuovo regolamento influenzerà altri articoli di uso comune in hotel e luoghi di ristoro. Le confezioni individuali di marmellata, burro e salse, così come le miniconfezioni di shampoo e bagnoschiuma presenti nelle camere d’albergo, verranno proibite. Queste misure hanno l’obiettivo di ridurre la quantità di **rifiuti plastici** prodotti giornalmente, incoraggiando il passaggio a soluzioni alternative che promuovono l’economia circolare.

Preoccupazioni e sfide. Nonostante le intenzioni ecologiche, la comunità di consumatori e operatori del settore ha espresso delle preoccupazioni. La rimozione delle confezioni monodose potrebbe comportare nuove sfide, come difficoltà nella gestione e potenziali rischi igienici. Il passaggio a sistemi condivisi per zucchero e latte potrebbe incrementare il rischio di contaminazione, richiedendo maggiori sforzi in termini di manutenzione e pulizia. Inoltre, la necessità di dosare personalmente questi ingredienti rappresenta un cambiamento nelle pratiche quotidiane, complicando la routine per chi preferisce la **praticità delle porzioni preconfezionate**.
Prospettive future. Le istituzioni europee sottolineano come queste politiche siano cruciali per promuovere pratiche più sostenibili a lungo termine e ridurre significativamente la dipendenza dai prodotti di plastica monouso. Il tempo mostrerà se tali misure saranno in grado di soddisfare l’equilibrio tra le necessità ambientali e quelle pratiche di consumatori e imprenditori del settore.