La statua di Carlo Conti, ispirata in chiave ironica alla celebre di Mike Bongiorno, ha fatto la sua breve apparizione sul palco durante un collegamento con il Festival di Sanremo, presentato da Alessandro Cattelan. Tuttavia, il suo destino era segnato: nel bel mezzo della coreografia di “Chiamo Io Chiami Tu”, eseguita da Gaia e dal suo corpo di ballo, la statua ha subito un impatto improvviso che ne ha provocato la rottura del braccio.
Il video dell’incidente, che ha rapidamente fatto il giro del web, è stato condiviso sui social dallo stesso Cattelan, che ha commentato con tono scherzoso: “Doveva succedere, scusa Carlo”. La scena ha suscitato ilarità tra i presenti, con Gaia e i ballerini che hanno reagito con una risata. Salutando il conduttore, la cantante ha aggiunto divertita: “Ciao, alla prossima amputazione!”.
Leggi anche: Sanremo 2025, ecco la classifica della prima serata: i 5 migliori
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/sanremo-2025-dopofestival-statua-5.jpg?x95137)
Sanremo 2025, imprevisto al DopoFestival: “Scusa Carlo”
In una recente intervista, Gaia ha parlato del significato del suo brano, spiegando: “Il brano parla di quel limbo d’indecisione che ci blocca, quei dubbi che ci allontanano dal nostro istinto più profondo e primordiale”. Nonostante il ritmo leggero e ballabile, la canzone cela un messaggio più profondo che, a detta dell’artista, emerge chiaramente a un ascolto attento.
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/sanremo-2025-dopofestival-statua.jpg?x95137)
Proseguendo nella spiegazione, Gaia ha dichiarato: “Sto realizzando adesso quello che sta succedendo. ‘Chiamo Io Chiami Tu’ parla della poetica dell’indecisione, a volte ci troviamo poco legati al nostro istinto e schiavi delle situazioni. È un invito a uscire da questo limbo”.
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/sanremo-2025-dopofestival-statua-4.jpg?x95137)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/sanremo-2025-dopofestival-statua-9.jpg?x95137)
Doveva succedere…
— alessandro cattelan (@alecattelan) February 12, 2025
scusa Carlo 💔#Sanremo2025 #DopoFestival @SanremoRai pic.twitter.com/A8r3wUYEZN
La statua di Carlo durata quanto un gatto in tangenziale #DopoFestival #Sanremo2025 pic.twitter.com/eQzTt2WCAd
— Sanre(si)mone 💐 (@SimoLongobardi) February 12, 2025
La canzone si propone quindi come un inno alla riscoperta della propria spontaneità e alla liberazione dai vincoli dell’incertezza, con un testo che, pur restando leggero, offre una riflessione più profonda a chi sa coglierla.