“Gesù rivoluziona e scuote con forza la mentalità chiusa nella paura e autolimitata dai pregiudizi”. Si apre così l’omelia di Papa Francesco nella Basilica Vaticana dove ha celebrato la Messa con i 20 cardinali creati nel Concistoro di sabato e con tutti i porporati convenuti a Roma per l’occasione.
(Continua a leggere dopo la foto…)
Francesco si è rivolto ai nuovi cardinali: “Cari fratelli, guardando a Gesù e alla nostra Madre Maria, vi esorto a servire la Chiesa in modo tale che i cristiani – edificati dalla nostra testimonianza – non siano tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati, isolandosi in una casta che nulla ha di autenticamente ecclesiale”.
Il Pontefice ha ribadito l’esigenza di integrare chi è fuori dall’accampamento: “Per Gesù ciò che conta è raggiungere e salvare i lontani, curare le ferite dei malati, reintegrare tutti nella famiglia di Dio, Gesù, nuovo Mosè, ha voluto guarire il lebbroso, l’ha voluto toccare. E questo scandalizza qualcuno. Gesù non ha paura di questo tipo di scandalo! – ha ribadito energicamente – Egli non pensa alle persone chiuse che si scandalizzano addirittura per una guarigione, che si scandalizzano di fronte a qualsiasi apertura, a qualsiasi passo che non entri nei loro schemi mentali e spirituali, a qualsiasi carezza o tenerezza che non corrisponda alle loro abitudini di pensiero e alla loro purità ritualistica. Egli ha voluto integrare gli emarginati, salvare coloro che sono fuori dall’accampamento”.