Notizie non positive su Radja Nainggolan, il centrocampista belga noto tanto per le sue giocate straordinarie quanto per una vita costellata di eccessi e controversie. L’ex giocatore di Cagliari, Roma e Inter è stato arrestato dalla polizia di Bruxelles nella mattinata odierna. Stando a quanto riportato dai media del Belgio, il Ninja sarebbe coinvolto in un’indagine per traffico di droga. La notizia arriva a pochi giorni dal ritorno di Nainggolan nel mondo del calcio, dopo un anno e mezzo di inattività. Approdato appena una settimana fa al Lokeren-Temse, squadra di serie B belga, il centrocampista aveva fatto subito parlare di sé segnando un gol direttamente da calcio d’angolo nel suo debutto.
Tuttavia, appena due giorni dopo la sua performance in campo, la situazione si è ribaltata drammaticamente. Secondo quanto riportato dalle principali testate belghe, l’arresto di Nainggolan sarebbe legato a un’indagine più ampia sulla criminalità organizzata, focalizzata sul traffico e la distribuzione di cocaina nel Paese. L’arresto di Nainggolan fa parte di un’indagine più ampia sulla criminalità organizzata, incentrata sulla distribuzione di cocaina in Belgio. Al momento gli interrogatori sono ancora in corso.
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Nainggolan arrestato in Belgio per traffico internazionale di droga
L’inchiesta, condotta dal procuratore Julien Moinil, punta a smantellare una rete criminale che si occuperebbe di importare cocaina dall’America del Sud in Europa attraverso il porto di Anversa, per poi distribuirla in Belgio. Nella mattinata sono state effettuate 30 perquisizioni tra Anversa e Bruxelles. Tra gli arrestati figura anche Nainggolan, ma “nel rispetto della presunzione di innocenza, non verranno fornite ulteriori informazioni”.
Nainggolan non è nuovo a episodi sopra le righe. La sua carriera, brillante sul piano sportivo, è stata spesso oscurata da comportamenti controversi e momenti al limite. Nel 2014 litiga con la moglie Claudia, che lo accusa di averla colpita con schiaffi e calci. Portata al pronto soccorso, i medici le assegnano 20 giorni di prognosi. Sui social, il calciatore replica con rabbia: “Dovete farvi i cazzi vostri. Problemi in famiglia esistono, ma mani addosso no!” La moglie minimizza l’accaduto, definendolo un semplice diverbio.
Nel 2017 si fa notare fuori da un locale a notte fonda. Un video lo immortala mentre dichiara apertamente il suo astio per la Juventus: “Io sono contro la Juve perché la odiavo prima di arrivare a Cagliari… ha sempre vinto su rigore o punizione”. Settimane dopo viene fermato dalla polizia belga alle 7 del mattino dopo una serata in discoteca. Risultato positivo all’alcol test con un tasso quattro volte superiore al limite consentito, paga una multa di 1.200 euro per evitare la sospensione della patente. A Capodanno del 2018 su Instagram confessa di essere “ubriaco fradicio”, accompagnando il tutto con urla e imprecazioni.
Con una carriera che poteva essere ancora più luminosa, Nainggolan si è spesso lasciato trascinare da una vita vissuta senza freni. Forte, determinato e amato dai tifosi, il “Ninja” ha spesso brillato sul campo, ma i suoi comportamenti fuori dal rettangolo di gioco hanno inevitabilmente limitato il suo potenziale. Ora si trova ad affrontare l’accusa più grave della sua vita: traffico internazionale di stupefacenti. Un capitolo che, se confermato, potrebbe chiudere definitivamente le porte al calcio e gettare un’ombra indelebile sulla sua carriera.