L’annuncio della morte è stato fatto dalla famiglia del regista con un post su Facebook, sul suo profilo ufficiale. Una fotografia è accompagnata dalle parole di addio di chi lo ha amato: “È con profondo dispiacere che noi, la sua famiglia, annunciamo la scomparsa dell’uomo e dell’artista. Apprezzeremmo un po’ di privacy in questo momento”.
“C’è un grande buco nel mondo ora che non è più tra noi. Ma, come direbbe lui, “Tieni gli occhi sulla ciambella e non sul buco”. Poi la famiglia ha aggiunto: “È una bella giornata con un sole dorato e un cielo azzurro su tutta la strada”.

Cinema in lutto, morto David Lynch
Regista tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo, David Lynch nasce originariamente come pittore; le sue opere sono attualmente esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. È occasionalmente musicista, cantante e scrittore.

Nonostante non riscuota sempre successo al botteghino, Lynch è apprezzato dai critici e gode di un cospicuo seguito di fan. Nel corso degli anni ha ricevuto tre nomination al Premio Oscar per la regia (per The Elephant Man, Velluto blu e Mulholland Drive), la Palma d’oro al Festival di Cannes 1990 per Cuore selvaggio, Prix de la mise en scène.

Aquello del 2001 con Mulholland Drivee il Leone d’oro alla carriera durante la 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in occasione della proiezione in anteprima mondiale di Inland Empire – L’impero della mente nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie I segreti di Twin Peaks, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico.