Conseguenze negative per la pescivendola più bella d’Italia, diventata famosa grazie al social network TikTok. Lei si chiama Carmela mentre il marito è Luigi Febbraro ed entrambi sono i proprietari della pescheria Ittica Febbraro di Casoria (Napoli). Le Iene sono arrivate nella loro attività commerciale e da lì a poco sono emerse delle notizie preoccupanti.
I carabinieri sono prontamente intervenuti all’interno della pescheria della pescivendola più bella d’Italia. I titolari hanno chiamato i militari, quando hanno visto l’inviato Filippo Roma arrivare con l’animalista Enrico Rizzi. Il marito della donna ha detto: “Mia moglie spesso fa video in cui mostra il pesce in vendita, evidentemente ha dato fastidio a qualcuno, a qualche animalista”. Infatti, c’è un’accusa pesante nei confronti della signora Carmela.
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Bufera sulla pescivendola più bella d’Italia: di cosa la accusano
Le Iene hanno registrato il loro servizio sulla pescivendola più bella d’Italia e su suo marito dopo accuse arrivate ai danni di Carmela. Si è parlato di veri e propri maltrattamenti ai danni degli animali, come riferito da Rizzi: “Una coppia campana che da diversi mesi si divertiva su Tik Tok a promuovere la propria attività commerciale con balletti totalmente ridicoli, sfruttando, umiliando e maltrattando in maniera davvero disumana dei poveri animali vivi come se fossero degli oggetti, costringendoli a subire sevizie ed ingiustificati patimenti in barba al codice penale, motivo per cui li ho già denunciati e chiesto alla Procura il sequestro preventivo della loro attività”.
Il profilo TikTok della pescivendola più bella d’Italia è stato quindi rimosso per i presunti maltrattamenti in particolare nei riguardi di alcuni polpi, presenti nei suoi balletti. 260mila sono i follower che seguivano la donna. Il marito si è prontamente difeso: “Il profilo da 260k followers è stato bloccato perché evidentemente diamo fastidio a qualcuno. Noi cerchiamo di far conoscere il nostro lavoro, con fantasia e allegria. Non abbiamo mai maltrattato animali, mostravamo semplicemente ciò che vendiamo, il nostro sostentamento e la nostra sopravvivenza”.
Resta da capire come si evolverà la situazione e soprattutto si scoprirà in futuro se ci siano stati davvero maltrattamenti o meno.