Orrore al cimitero. Il corpo senza vita di una donna pensionata di 75 anni, Giuliana Leccese, è stato trovato davanti alla tomba di famiglia. Sulla sua testa c’era un sacchetto di plastica. Non sono chiare le circostanze che hanno portato alla morte l’ex dipendente dell’amministrazione provinciale di Chieti.
È un vero e proprio giallo che ricorda il caso di Liliana Resinovich, anche lei ritrovata senza vita con un sacchetto di plastica in testa a Trieste nel dicembre 2021. Giuliana era uscita di casa ieri, sabato 26 ottobre, e aveva preso la macchina per andare a ritirare dei contanti. Il marito si è allarmato visto che la donna non rientrava. Così si è messo a cercarla e alla fine ha fatto l’orribile scoperta.
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Morte di Giuliana Leccese, il risultato dell’ispezione del medico legale
L’uomo, ex dipendente comunale, ha individuato l’auto della moglie vicino al cimitero. È entrato nel cimitero e, intorno alle 14:30, ha trovato Giuliana morta, non lontana dall’ingresso di via Ianni, con un sacchetto di plastica infilato sulla testa. Il corpo era steso a terra proprio davanti alla tomba di famiglia. Subito ha chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno transennato la zona del ritrovamento.
Secondo quanto riportato da AbruzzoLive l’esito della prima ispezione del cadavere, effettuata dal medico legale Cristian D’Ovidio, ha escluso segni di violenza sul corpo. La macchina di Giuliana era parcheggiata regolarmente e chiusa. Nel frattempo il magistrato di turno, Lucia Anna Campo, ha disposto l’autopsia per fare chiarezza su questo caso. Nessuna ipotesi è esclusa.
Sul posto si è recato anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, che era fuori città quando ha saputo dell’accaduto. La speranza degl inquirenti è quella di ricevere informazioni preziose dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Sia il marito che il fratello della vittima, un infermiere in pensione, sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine: entrambi hanno definito Giuliana una donna “tranquilla”.
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