Un dolore all’occhio e la spiacevole sensazione che qualcosa si muovesse al suo interno. Le prime indagini non avevano prodotto risultati poi, davanti ad altri sintomi, il lampo di genio, la diagnosi e l’intervento risolutivo. Il caso clinico, che ha coinvolto i medici del pronto soccorso e dell’Oculistica dell’ospedale padovano e l’Uoc Laboratorio Analisi dell’Ulss 6 Euganea, ha permesso all’azienda sanitaria di aggiudicarsi il primo premio nella categoria «poster», nell’ambito del 56/o Congresso Nazionale SIBioC.
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Ad operare l’equipe medica dell’ospedale di Camposampiero, in provincia ci Padova. Iperemia congiuntivale, la sensazione di avere qualcosa nell’occhio che si muove, lacrimazione, prurito, edemi alle caviglie e ai polsi sono i sintomi che hanno portato a pensare che nell’occhio del paziente qualcosa ci fosse davvero.
Camposampiero, estratto verme dall’ occhio di un paziente
Tutto colpo della puntura di un insetto, con molta probabilità di 9 anni precedente, visto che l’uomo di origine camerunense non tornava in Africa da nove anni. Era effetto da loiasi è un’infezione da nematode filariale da Loa loa. I sintomi comprendono edema localizzato (edema del Calabar) nella pelle e migrazione sottocongiuntivale dei vermi adulti.
I medici hanno eseguito l’intervento chirurgico, riuscendo a localizzare il verme, a stanarlo e rimuoverlo dopo averlo ‘addormentato’ e ‘catturato’ all’interno dell’occhio. La loiasi è limitata alla zona delle foreste pluviali dell’Africa occidentale e centrale. L’uomo è l’unico serbatoio naturale conosciuto di questo parassita.
La maggior parte delle persone infette è asintomatica. L’infestazione può produrre aree di angioedema (edema di Calabar) che si sviluppano in qualsiasi distretto dell’organismo ma prevalentemente alle estremità; si presume che esse siano dovute a reazioni di ipersensibilità verso gli allergeni rilasciati dai vermi adulti che migrano.