Beatrice Luzzi e Alfonso Signorini finiscono nella bufera, sulle colonne di Repubblica un attacco con pochi precedenti nei confronti del programma, del suo conduttore del Grande Fratello e della nuova opinionista da lui scelta. La puntata di ieri è stata una boccata d’ossigeno per Signorini: Rai1 ha trasmesso una nuova puntata della fiction Brennero. Nel cast Elena Radonicich, Matteo Martari, Richard Sammel, Giovanni Carta, Lavinia Longhi e Paolo Briguglia.
La serie è stata seguita da 2.617.000 spettatori pari al 16.1% di share. Su Canale5 in onda una nuova puntata del Grande Fratello, che ha registrato 2.153.000 telespettatori con il 17.91% di share, attestandosi come programma più visto della serata.
Grande Fratello, critiche a Beatrice Luzzi e Alfonso Signorini
Tanti i temi trattati. Tra questi la lite tra Yulia e Jessica. Con la prima che, nella notte, si è sfogata con Mariavittoria Minghetti: “Andare a dire ‘disgraziata’ a una ragazza è la cosa peggiore che potesse fare. Se fossi stata fuori da questo contesto, l’avrei già rotta in due. Parliamo peggio degli uomini”. Ma non è questo il punto attrito con la stampa.
Un in particolare ha fatto scalpore. Francesco Merlo, firma di Repubblica, ha accusato Luzzi e Signorini di essere due “sciacalletti dell’audience”. Il motivo? Le condoglianze di Beatrice Luzzi per la ex suocera, tra l’altro ancora in vita. Durissime le parole di Merlo che ha parlato di: “modello di idiozia macabra, il peggio del grottesco televisivo fatto di moine, di mossette e di musetti”.
🔴 Al #GrandeFratello Night, Beatrice Luzzi manda un saluto all'ex suocera in fin di vita.
— GF NEWS (@GF_news_) September 28, 2024
Brividi. 🥶 pic.twitter.com/7ztsl2M86I
“Una falsa incontinenza di emozioni con piccoli gemiti e singhiozzi trattenuti, lacrime furtive e subito sorrisi di risarcimento perché “al pubblico piace chi piange e mai chi si compiange”. Il giornalista ha poi attaccato Signorini “Nello sfatto melodramma del Grande Fratello, con questo Signorini tutto preso e compreso dal lutto imminente, persino la morte altrui è una patacca, una pantomima da sciacalletti dell’audience, iettatori con la patente di Pirandello e di Totò”.
