È ai domiciliari con braccialetto elettronico Cinzia Dal Pino, la 65enne che ha investito quattro volte e ucciso l’uomo che le aveva rubato la borsa nella serata dell’8 settembre in un parcheggio di Viareggio. L’episodio è avvenuto nel centro della città, dove Naziki è stato schiacciato contro una vetrina dall’auto della donna, che lo ha investito ripetutamente.
Tuttavia il cittadino marocchino, che aveva vissuto in Italia per 24 anni, era stato erroneamente identificato come Said Malkoun mentre in realtà si trattava di un’altra persona ben nota alle forze dell’ordine locali. La vera identità di Nourdine Naziki è stata confermata dopo molte ore e solo a seguito del passaparola tra amici e membri della comunità musulmana locale, che a loro volta ci sono riusciti solo dopo aver contattato i familiari in Marocco.
Cinzia Dal Pino, nuovi video dell’investimento di Nourdine Naziki e polemica sui domiciliari
Dopo l’arresto e le prime ore in carcere, nell’udienza per la convalida del fermo è stata disposta la detenzione domiciliare per Cinzia Dal Pino. La 65enne dovrà però portare il braccialetto elettronico perché, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il gip ritiene che potrebbe reiterare il reato. La sua versione dei fatti è ancora al vaglio degli inquirenti e per il momento sono diversi i dettagli che non tornano.
Intanto è stato reso noto che ci sono sono nuovi video al vaglio degli inquirenti che potrebbero far luce su Cinzia Dal Pino. Secondo quanto emerge dall’autopsia, disposta dalla Procura di Lucca ed eseguita giovedì dal medico legale Stefano Pierotti, l’uomo investito dall’imprenditrice sarebbe morto per l’emorragia provocata dalla rottura dell’aorta addominale. Il video che ormai conoscono tutti non sarebbe l’unico al vaglio degli inquirenti che devono ricostruire cosa è successo quella sera.
“Quel video non è l’unico – spiega il difensore dell’imprenditrice, il professor Enrico Marzaduri, al Correire della Sera – ce ne sono almeno altri cinque, da diverse prospettive e saranno tutti oggetto di consulenza”. La donna avrebbe inseguito Naziki dopo che lui, all’uscita dal ristorante, ha rubato la sua borsa dal sedile accanto al posto di guida. Secondo quanto dichairato Nziki avrebbe anche provato a minacciarla con un coltello, un coltello che però non è stato ritrovato.
Dopo la notizia della scarcerazione di Cinzia Dal Pino e la detenzione in regime domiciliare, su un muro di un cantiere di Viareggio, con una vernice spray nera, è stato scritto: “Chi ha soldi ha potere, legge non uguale per tutti. Rip Said Malkoun”. Una critica per il trattamento di favore che, secondo chi protesta, sarebbe stato riservato alla donna arrestata e che anticipa il corteo che sabato 14 settembre omaggerà la memoria della vittima alle ore 17 organizzato dal Forum della Pace Versilia e che partirà dal Comune di Viareggio per raggiungere via Coppino, in Darsena, la strada in cui il 52enne è stato investito.