Sono ore di apprensione e la speranza è che Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, lei ligure e lui lombardo, dispersi sul Monte Bianco, abbiano trovato riparo dal gelo. La sopravvivenza di due alpinisti italiani dispersi è appesa a un filo, perché ormai sono passate due notti, e sta per arrivare la terza, da quando la coppia ha lanciato l’allarme: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati“, le parole di Sara, quando erano poco sotto la vetta, sul versante francese.
La coppia era stata localizzata a quota 4.600 metri, ma a causa del maltempo e delle condizioni meteo degli ultimi giorni i soccorritori non sono riusciti a raggiungerli. E anche oggi il maltempo non dà tregua. “A causa della situazione meteo non ci sono evoluzioni per il momento”, fanno sapere oggi dal Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. “Ma è stato impossibile avvicinarsi“, spiegano dal Soccorso alpino valdostano. Domani sono previste condizioni migliori che potrebbero permettere nuovi tentativi.
“Veniteci a prendere”, poi i telefoni spenti. Chi sono i 4 dispersi sul Monte Bianco
Alpinisti dispersi sul Monte Bianco, la vita di Sara e Andrea appesa a un filo
I due italiani erano partiti nella notte dal rifugio Des Cosmiques, a 3600 metri. Dopo aver raggiunto la vetta a 4.800 metri avevano iniziato la discesa – interrotta per colpa della nebbia, del maltempo e del calo repentino delle temperature. Quella scelta per la loro escursione è una delle vie classiche dal lato francese, impegnativa ma percorribile per alpinisti esperti. Poi lo stop a causa del maltempo e la chiamata di Sara che ha lanciato l’allarme.
La vita di Sara Stefanelli e Andrea Galimberti è appesa a un filo. La speranza è solo una, tutti sperano che la coppia di fidanzati sia riuscita a fare qualcosa di molto importante, creare una sorta di rifugio, magari in un crepaccio o scavando una buca molto profondo nella neve per mettersi al riparo delle intemperie, visto che nella notte la temperatura è scesa fino a -12°C. Il rifugio più vicino dalla zona in cui sono stati localizzati è la Capanna Vallot, a 4.362 metri. al momento i telefonini di Sara e Andrea risultano spenti ma ovviamente questo non significa niente. I due potrebbero solo aver scaricato la batteria e lottare ancora in attesa dei soccorsi. Ovviamente la speranza di tutti è questa.
Il loro incubo è iniziato sabato. Alle 2 di notte i due escono dal rifugio des Cosmiques per affrontare la via normale francese dei Trois Mont Blanc: la cordata è arrivata ai 4.810 metri della vetta intorno alle 13. Undici ore, rispetto a un tempo che di solito va dalle quattro alle sei. Iniziata la discesa, lungo la via normale del Goûter è iniziato il loro incubo: l’arrivo della nebbia, la perdita dell’orientamento e la chiamata ai soccorsi.