Un drammatico incidente ha scosso la comunità di Viareggio nella serata del 26 agosto 2024, quando un motociclista di 51 anni ha perso la vita in un terribile schianto contro il guardrail sulla Variante Aurelia. L’incidente è avvenuto poco dopo le 22:15, in un tratto di strada noto per la sua pericolosità, e ha lasciato i soccorritori e i testimoni in uno stato di choc. Stando alle prime ricostruzioni, il motociclista stava viaggiando su una moto di grossa cilindrata quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo. Paolo Pardini, 51 anni è morto sul colpo.
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Il violento impatto con il guardrail ha avuto conseguenze devastanti: il corpo del centauro è stato sbalzato a oltre 800 metri di distanza dalla moto, trovata in una posizione separata dal luogo dell’incidente. Le testimonianze raccolte sul posto descrivono una scena agghiacciante. Quando i soccorritori sono arrivati, hanno trovato il corpo del motociclista in condizioni drammatiche; il deceduto è stato trovato decapitato, con la testa vicino al luogo dell’impatto, il corpo a 500 metri dall’incidente.
Viareggio, terribile incidente in moto: centauro decapitato
Un particolare che ha profondamente colpito gli operatori del 118 e gli agenti della Polizia Municipale intervenuti. La gravità della situazione ha richiesto un intervento immediato delle forze dell’ordine, che hanno chiuso la circolazione sulla Variante Aurelia per diverse ore, consentendo di effettuare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente. Questo tragico evento si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la sicurezza stradale in Italia.
Secondo i dati ISTAT, nel 2023 si sono registrati oltre 3.000 morti in incidenti stradali, con un incremento significativo degli incidenti mortali che coinvolgono motociclisti. La situazione è particolarmente critica nei fine settimana, quando il numero di incidenti tende ad aumentare, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e prevenzione.
“Non riesco ancora a crederci. Quando mi è arrivata la telefonata questa notte mi è crollato il mondo addosso”. L’amico di Paolo Pardini, Luca, non riesce a crederci e a trattenere le lacrime. Ai cronisti locali risponde solo con le lacrime e la disperazione: “Non è possibile, non è possibile morire così”.
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