Non si placano le polemiche sull’incontro tra Angela Carini e la pugile algerina Imane Khelif. Quasi un caso di stato sul quale è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. “Non sono d’accordo con la scelta del Cio da quando cambiò regolamento sulla materia perché è un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza è una gara che non sembra equa”.
E ancora: “Bisogna fare attenzione nel tentativo di non discriminare a discriminare. Alcune tesi portate all’estremo rischiano di impattare sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili e non per discriminare, ma per tutelare il diritto delle atlete di competere ad armi pari e questa dal mio punto di vista non era una gara pari”.
Angela Carini, polemica con la giornalista nel post gara
Subito dopo la fine dell’incontro, chiuso per abbandono dopo 46”, Carini ha spiegato le sue ragioni: “Ho preso colpi, sono una combattente e la mia Nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia. È stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare”.
Versione non condivisa in piena dalla giornalista Rai che l’ha intervistata. E che, senza girarci intorno, ha detto: “diciamolo chiaramente, non sono stati i colpi a farti decidere di smettere”. E Carini: “No, no, io sono sempre andata oltre alle polemiche. Per me quando scavalchi quelle corde… Per me non c’è alcuna differenza. Mi sono fermata perché ho sentito un forte dolore al naso.
Poi tra le lacrime ha continuato: “Ho chiesto scusa a mio papà, il secondo colpo l’ho sentito fortissimo al naso e lì ho capito che o mi fermavo da sola o mi sarei potuta fare male per davvero. Forse è stato meglio e intelligente fermarsi”. Ma la giornalista ha rincarato la dose: “Solo quello ti ha fatto decidere di mollare?”, la polemica continua.