Attimi di terrore per cinque ragazzi. I giovani si trovavano all’interno di un ascensore quando, improvvisamente, questo è crollato. Il ricordo va subito a quanto avvenuto a Fasano, provincia di Brindisi, dove la 25enne Clelia è morta dopo aver fatto un volo di diversi metri. Una volta aperta la porta, infatti, la giovane era entrata ma non si era accorta che in realtà la cabina dell’ascensore non era salita.
Per fortuna stavolta le cose sono andate diversamente, ma la paura per i cinque ragazzi è stata davvero tanta. Non è ancora chiaro cosa sia successo e da cosa sia stata provocata la caduta dell’ascensore. L’episodio si è verificato in una palazzina a Gallipoli, cittadina sulla costa pugliese.
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L’incidente e l’intervento dei vigili del fuoco
Per motivi ancora in corso di accertamento l’ascensore all’interno del quale si trovavano i cinque ragazzi ha ceduto. Per qualche istante i giovani hanno temuto il peggio, ma poco dopo che l’ascensore aveva iniziato a cadere si sono attivati i meccanismi di sicurezza. Si tratta in particolare di dispositivi cosiddetti “paracadute” che hanno funzionato a dovere evitando la tragedia.
Il paracadute istantaneo o progressivo, insieme al limitatore di velocità, ha un ruolo fondamentale per la sicurezza dell’ascensore e delle persone al suo interno. È un dispositivo di sicurezza di arresto a rulli, che è strettamente legato a quello del limitatore di velocità.
Poco dopo sono intervenuti i vigili del fuoco che dopo l’arrivo sul posto si sono assicurati che i ragazzi stessero tutti bene. Quindi hanno iniziato le operazioni di recupero che sono risultate piuttosto difficoltose date le condizioni dell’ascensore e l’innesco dei dispositivi di sicurezza.
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