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Dramma in piscina, 11enne del campo estivo perde la vita. Il parroco è indagato

  • Italia
Morta Fatou, la undicenne che aveva rischiato l'annegamento in piscina

È morta la bambina di 11 anni che aveva rischiato di annegare in piscina e per questo motivo era stata ricoverata. Il fatto è accaduto il 17 giugno nel parco di Aquaneva a Inzago, in provincia di Milano; la bimba era stata tirata fuori dall’acqua in condizioni gravissime e in arresto cardiocircolatorio. Si trovava nella struttura estiva con l’oratorio il cui parroco, don Andrea Pina, è l’unica persona che al momento risulta indagata.

La triste conferma è arrivata nel pomeriggio di oggi, giovedì 20 giugno: l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era ricoverata la piccola ne ha dichiarato ufficialmente la morte cerebrale.  A vedere la bimba che galleggiava in acqua era stato il bagnino del parco che si è subito precipitato tirandola fuori dalla vasca e iniziando il massaggio cardiaco nel tentativo di farla riprendere.

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 Morta Fatou, la undicenne che aveva rischiato l'annegamento in piscina


Morta Fatou, la undicenne che aveva rischiato l’annegamento in piscina

Giunti sul posto i soccorritori hanno proseguito i tentativi di rianimazione fino all’arrivo in ospedale, dove ha lottato tra la vita e la morte per tre giorni. Giovedì 20 giugno i medici hanno dovuto constatare il decesso della piccola Fatou. A dare la notizia sono stati i genitori della bambina, che oggi chiedono di sapere cosa è successo davvero in quella piscina e perché la loro figlia non era sotto l’occhio vigile di chi se ne sarebbe dovuto occupare.

 Morta Fatou, la undicenne che aveva rischiato l'annegamento in piscina

Fatou era in gita con l’oratorio estivo e il sacerdote, ora indagato. Don Andrea Piana, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano; aveva la responsabilità del gruppo di bambini e ragazzi minorenni – oltre duecento compresi gli animatori – giunti con cinque autobus. Secondo quanto riportano i quotidiani, la bimba è rimasta troppo tempo con la testa sott’acqua, per un malore o uno svenimento, o forse, e questa sarebbe una scoperta davvero dolorosa per i familiari, per un banale gioco di apnee finito in tragedia.

Questa mattina la famiglia della undicenne ha lanciato un appello chiedendo ai testimoni di riferire alle forze dell’ordine qualsiasi testimonianza o particolare che possa aiutare a fare chiarezza sulla morte di Fatou. “Verità con l’aiuto di tutti”, spiegano i familiari, che ringraziano anche la comunità di Caravaggio, la Caritas, l’ospedale di Bergamo (dove la bimba era stata ricoverata), la polizia locale di Inzago e tutte le persone che si sono ‘strette’ a loro.


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