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I carabinieri del Ris a casa di Roberto Baggio, cosa emerge dai primi rilievi

  • Italia

La quiete della villa di Roberto Baggio è stata sconvolta giovedì sera, quando una banda di sei rapinatori ha fatto irruzione durante la partita degli Europei tra Spagna e Italia. L’ex calciatore e la sua famiglia, presenti in casa, sono stati sequestrati e rinchiusi in una stanza, mentre i malviventi facevano razzia di orologi, gioielli e denaro. Curiosamente, i trofei e i cimeli sportivi di Baggio sono rimasti intatti. La rapina, durata 40 minuti, ha lasciato Baggio e la sua famiglia in uno stato di shock e paura.

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Durante l’intervallo della partita, i rapinatori, tutti con il volto coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione nella villa. Baggio ha cercato di difendere la moglie e i figli, affrontando due dei rapinatori. Tuttavia, il sopraggiungere di altri tre complici ha reso vano ogni tentativo di resistenza. L’ex campione è stato colpito con il calcio di una pistola e rinchiuso in una stanza insieme alla sua famiglia.


Roberto Baggio, dopo il furto arrivano i Ris: ma nessuna traccia

Solo dopo la fuga dei rapinatori, Baggio è riuscito a liberarsi e a chiamare le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, ma si presentano particolarmente complicate. Il Corriere del Veneto riporta che i rapinatori non hanno lasciato tracce visibili. Coperti dalla testa ai piedi, non hanno mostrato un centimetro di pelle, né segni distintivi come tatuaggi o cicatrici.

Anche l’abbigliamento era privo di loghi o elementi identificabili. Gli inquirenti, compresi i carabinieri del Ris di Parma, il reparto di investigazioni scientifiche, stanno cercando qualsiasi indizio che possa avviare una pista investigativa. Gli esperti hanno effettuato rilievi nella villa, ma finora senza successo.

Il comandante del RIS, Giampietro Lago, ha dichiarato: “Non posso entrare nei dettagli, stiamo lavorando su tutti i punti di potenziale interesse”. L’aggressione ha lasciato una ferita profonda nella tranquillità di Baggio e della sua famiglia. Mentre le forze dell’ordine continuano a indagare, la comunità resta con il fiato sospeso, in attesa di un segnale che possa portare all’identificazione e all’arresto dei colpevoli.


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